martedì 15 settembre 2015

La Genia

Storia di una piccola Genia a confronto con le generazioni precedenti.


Sabato mia cugina di 4 anni stava giocando e si è "fatta male" all'orecchio....
Si mette ad urlare come una pazza, piangendo e dimenandosi...
mio zio (suo padre) le si avvicina e le passa il cellulare dicendo: "Una telefonata per te ILLY!"
e lei smette di piangere, si ricompone, prende il telefono e con aria sbarazzina (che solo una 17enne può avere) risponde serissima "Pronto!?"...

Quando si è accorta della presa in giro si è arrabbiata tantissimo.



Io e C. al mare con mamme e zie... avevamo sempre sui 4 anni.

Ad un certo punto C. corre verso una coppietta di anziani che mangiava melone urlando "MEONE MEONE!!!!" Si è presa una fetta e tutta orgogliosa è tornata verso di noi!



Illy, sempre la mia piccola cuginetta, durante una preghierina prima di andare a letto:


"Caro Gesù, mi devi proprio ringraziare, perché oggi sono stata buona!!"



Quando avevo poco più di 3 anni chiedevo continuamente a mio zio: "Disegnami un MOSTRO!"
Lui faceva un disegno... un mostro, tante zampe, peloso, con dentoni e decine di occhi...

e io ad opera terminata urlavo terrorizzata "PARRURRA!!!!!"



Tipico pomeriggio a casa della Nonna: qualche zia in cucina a bere il caffè, cuginetti che corrono e giocano fuori in cortile. Vado verso il bagno, apro la porta e mi trovo la Genia sopra uno sgabello che si guarda allo specchio dicendo a se stessa "Sono bella, sono proprio bella".




A voi tirare le somme su quest'adorabile furba pargoletta a cui voglio tanto bene davvero.


Ps: gli avvenimenti di cui parlo sono retrodatati 

venerdì 13 febbraio 2015

C'est Tout - 06/01/2010

C'est Tout
(foto in bianco e nero del 6 gennaio 2010)


È tardi. Tutti dormono, ma nonostante i “nonostante” tu dentro muori!
Allora ti metti le cuffie e inizi ad ascoltare, in silenzio.


- Prima traccia - è quella che stavi ascoltando prima di spegnere per incontrarti con lui.
Alex Britti, canzone dolce e smielata.. ti dà la nausea.

Passi alla traccia successiva - musica classica che in questo momento ti annoia e basta.

Inizia STOP – Pink Floyd. Non vuol dire nulla questa canzone, è una come tante altre, ma ti si stringe il cuore...
ascoltarla ti fa pensare troppo...

AVANTI.

Ancora Pink Floyd... Basta!
Senti la voce di Syd Barrett che canta, urla… e le voci di sottofondo sembrano sentirlo... ma chi lo sta ascoltando veramente?!

Solo... circondato da milioni di persone!

In quel momento ti scende una lacrima e ti copri gli occhi al buio, come se avessi paura che qualcuno possa vederti.

... tu sola, ma circondata da molti.
Allora pensi: “Cambia! Tirati su, preparati e fagli vedere ciò che si è perso!”
Ma NO! Non hai ancora questa forza, devi trovarla... ma in chi?!
Il circolo è vizioso... non senti nessuno che ti sia abbastanza vicino per aiutarti.

Partono i pensieri più strani: “Se facessi questo? Che reazione provocherei negli altri? E se facessi in quest'altro modo?”.

Intanto continui ad ascoltare quell'album. Il ritmo pedante delle canzoni ormai ha condizionato il tuo cuore che lo segue. Le lacrime non scendono più. Ti senti un po' più forte.

Prendi una penna e il primo foglio che trovi nel comodino e inizi a scrivere, sicura che mai nessuno capirà come ti senti, ma certa che potrai tranquillizzarti e trovare forza nelle tue parole che rimarranno impresse sul foglio bianco.

Forse anche il tempo deve avere la sua parte.

HEY YOU, già, proprio!

Can you help me?
Hey you, out there beyond the wall,
Breaking bottles in the hall,
Can you help me? 


Credi veramente che con il tempo tutto passerà, ma dimenticare ogni sentimento, ogni gesto ti sembra troppo difficile per segnarlo tra gli impegni del 2010, puoi solo sperare che dopo un periodo di travaglio ci sia una risalita ed è allora che dovrai essere veramente forte e ferma.

Tutto qui!

È l'una e mezza. Sei stanca, ma almeno più rilassata e tranquilla di prima.

Giornata di falsità e ipocrisia, Buona Notte.

mercoledì 27 agosto 2014

Cravatta Rossa con Polipi Azzurri

Cravatta rossa con tanti polipi azzurri.
 Non puoi essere che simpatico nonostante il taglio alla “vecchioimprenditorebastardo”.


Mani pulite, unghie perfette, fede al dito.
 Le tue mani non devono aver lavorato molto.
Guardi la tua fede, la rigiri tra le mani. Un segno, indelebile e duraturo.
 Perché non so nulla di quello che vivi? Chi sarà tua moglie? Da quanto siete sposati? La ami ancora? Forse si, forse no, non posso saperlo.


Vestito spezzato, barbetta incolta. Occhi che svelano, occhi che scrutano.


Musica nelle cuffiette.
- Caparezza: Sono un Eroe. -
“Io stringo sulle spese e goodbye macellai. Non ho salvadanai …”

Sguardo che torna agli occhi. Occhi verdi, occhi vecchi, occhi stanchi. Brillano.
Spezzi un foglietto di carta, lo butti e sorridi.
 Uomo bon ton. Uomo di mondo.


Giacca con il fazzoletto che esce dal taschino. Che lavoro farai?


- Frank Sinatra: My Way. -
“I've lived a life that's full. I've traveled each and ev'ry highway, but more…”

 Uomo! Non ascolterai mica una così bella canzone?! Dice tutto. Ma non sei così vecchio da sentirla tua.

A che stazione scenderai?
Sei attendo, reggi la porta a chi ti passa accanto. Avresti potuto non farlo, ignorando chi ti è affianco.

Riparte il treno, prossima fermata? 
Sempre più vicini a Venezia.
Il treno rallenta. Siamo sul ponte …
La curiosità è troppa.

Quasi arrivati. Guardi l’ora, siamo in ritardo!
Ti alzi, prendi la borsa. Ti rivesti. Composto, elegante.

Siamo in arrivo a Venezia.

Termine corsa del treno
E anche del nostro tempo.



Cosa saprò ancora di te ?
Domande che non avranno mai risposta.

giovedì 3 aprile 2014

Buon - giorno

Esci di casa e senti la mancanza di quei piccoli gesti di gratuito affetto che danno sapore alla vita: il dono di un piccolo fiore, un sorriso da un volto sconosciuto, una chiamata inaspettata...

Poi come a rispondere a tutto questo la vita c'è.

Una chiamata di condivisione di felicità inaspettata e a suo modo gratuita, il sorriso di un autista quando capisce che il biglietto non funziona, ti tranquillizza e con un sorriso dice che "va bene così" non serve nulla.


Allora la tua giornata può iniziare, pronta a donarsi e ad avere uno sguardo vero e autentico sul mondo.

Perché in effetti è vero che il bene genera bene ed un sorriso non può che esser ricambiato che con un sorriso.



martedì 1 aprile 2014

La Casa della Falsità

Due stanze con la luce accesa.

Una ragazza che ascolta ciò che non dovrebbe ascoltare.

Gente parla senza sapere: scelte non fatte e frasi già fatte, risate false, perbenismo e volumi troppo alti.

Amori che si consumano in una camera da letto insegnano l'Amore.

Gente troppo sprovveduta per capire che si può ambire a di più.

" Quanto biasimo serbi nel cuore, ragazza! "

domenica 16 marzo 2014

Velleità

Sarei stata lì in eterno a guardare il parabrezza,
l'acqua scendeva.
La mia pelle e le mie labbra riflesse sullo specchietto
maculate da ombre liquide e suadenti.
Avrei voluto che quelle carezza parlassero,
portassero al primo mio, al tuo con me primo.





S. p. G.

sabato 15 marzo 2014

Dopo

C'era un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce,
ma non eri nel vento.

Dopo il vento ci fu un terremoto, ma non eri nemmeno li. 
G

Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma nemmeno nel fuoco ti ho trovato.

Dopo il fuoco...
Il mormorio di un vento leggero.