martedì 5 febbraio 2013

Incontro con Anna Achmàtova

Venerdì 1 febbraio. In biblioteca. Un dandy Veronese e un'inetta Trevigiana.

L'inetta non sa la sua data di nascita, ha perso il cartellino della biblioteca, non si ricorda quanti anni ha e dopo una quantità innumerevole di figuracce ride in modo nervoso e sgraziato mentre i poveri studenti cercano di studiare. Il dandy si porta appresso una valigia più grossa di lui, fa da supporto psicologico alla compagna e ride per le sue gaffe continue.
Finalmente però, alle ore 16.06, il compito dei due sciagurati è stato portato a termine.
L'hanno conosciuta. Lei, la "poeta" che accompagnerà l'inetta da qui a Luglio e che già da ora si è dimostrata essere un'amica intrigante e appassionante.

Da "VERSI DI MEZZANOTTE" 
 Tredici Versi

E finalmente pronunciasti la parola,
No, non come quelli... col ginocchio in terra,
Ma come chi di prigionia è scappato
E vede un sacro manto di betulle
Attraverso l'arcobaleno delle lagrime.
E intorno a te cantò il silenzio,
E d'un sole terso si schiarì il crepuscolo,
E il mondo per un attimo si trasformò,
E mutò stranamente il sapore del vino.
E persino io, destinata
Della parola divina ad essere l'assassina,
Quasi con devozione tacqui
Per prolungare la vita benedetta.

                                                                                                Anna Achmatova


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